CENNI DI IRIDOLOGIA
Lo studio dell'iride offre numerosi dati e informazioni su attitudini, tendenze, aspetti emotivi ed emozionali, eventuali carichi tossinici e predisposizioni a malattie
che vanno compresi e valutati in una visione globale e nella storia personale dell'individuo.
L'iridologia ha origini antiche, già nel 2000 a.C nelle medicina ayurvedica e cinese sono presenti osservazioni dell'occhio.
Anche Paracelso nel 500 scriveva: "Considerate con quale arte è costruito l'occhio e come il corpo ha impresso così meravigliosamente la sua anatomia nella sua immagine."
Anche Paracelso nel 500 scriveva: "Considerate con quale arte è costruito l'occhio e come il corpo ha impresso così meravigliosamente la sua anatomia nella sua immagine."
Di queste antiche conoscenze rimane la valutazione della luminosità dell'iride, si pensi a quando si definisce l'occhio spento come specchio di malessere.
La pubblicazione della prima mappa iridologica da parte di Ignatz von Peczely, medico ungherese, avviene nel 1886.
Si susseguirono una serie di pubblicazioni, ricercatori, medici francesi e tedeschi che diedero vita al grande sviluppo di questa disciplina creando vere e proprie scuole.
Ad oggi grazie ad alcune personalità di spicco, che in Italia hanno promosso l'approccio iridologico, come Luigi Costacurta, padre Emilio Ratti, il dott. Siegfried Rizzi e in seguito i suoi allievi, l'iridologia si eleva a una vera e propria scienza, giovane e che si apre sempre a più ampie prospettive.
Si susseguirono una serie di pubblicazioni, ricercatori, medici francesi e tedeschi che diedero vita al grande sviluppo di questa disciplina creando vere e proprie scuole.
Ad oggi grazie ad alcune personalità di spicco, che in Italia hanno promosso l'approccio iridologico, come Luigi Costacurta, padre Emilio Ratti, il dott. Siegfried Rizzi e in seguito i suoi allievi, l'iridologia si eleva a una vera e propria scienza, giovane e che si apre sempre a più ampie prospettive.
Nell'occhio possiamo osservare principalmente costituzioni, disposizioni e diatesi.
Nelle dispozioni si analizzano le fibre connettivali che costituiscono la trama iridea.
Principalmente divise in disposizione neurogena, connettivale debole, vegetativo spastica, tubercolinica e plurighiandolare.
Principalmente divise in disposizione neurogena, connettivale debole, vegetativo spastica, tubercolinica e plurighiandolare.
Nelle diatesi analizziamo la presenza di colorazioni, pigmenti sovrapposti al colore di base dell'iride.
Possiamo avere diatesi essudativa, acida o urica, discrasica, lipidica o colesterinica, allergica.
Possiamo avere diatesi essudativa, acida o urica, discrasica, lipidica o colesterinica, allergica.
Non le analizzeremo in questa sede ma ognuno di noi potrà facilmente riconoscere la propria costituzione.
Essa è legata all'ereditarietà e non è modificabile.
Le tre costituzioni primarie si identificano in base al colore di fondo dell'iride.
La costituzione linfatica, colore azzurro.
La costituzione ematogena, marrone.
La costituzione mista o biliare, colore intermedio.
Le tre costituzioni primarie si identificano in base al colore di fondo dell'iride.
La costituzione linfatica, colore azzurro.
La costituzione ematogena, marrone.
La costituzione mista o biliare, colore intermedio.
Ogni costituzione ha delle predisposizioni di base caratterizzanti.
Per ora ci fermiamo qui, tu che costituzione hai?
Tutto il potere del mondo è contenuto negli occhi.
(Michael Wincott)
(Michael Wincott)